Civitavecchia, la famiglia D'Angelo chiede l'ammissione come parte civile al processo per il crack Banca Etruria • Terzo Binario News

Tra le richieste di nuova costituzione di parte civile, depositata alla prima udienza, figurano quella di Lidia Di Marcantonio, vedova di Luigino D’Angelo, il risparmiatore di Civitavecchia che si tolse la vita il 28 novembre 2015 dopo aver affidato 110 mila euro alla filiale locale della Bpel, e quella del Comune di Arezzo.

Gli imputati rinviati a giudizio sono: Franco Arrigucci, Mario Badiali, Federico Baiocchi Di Silvestri, Maurizio Bartolomei Corsi, Alberto Bonaiti, Luigi Bonollo, Ugo Borgheresi, Piero Burzi, Paolo Cerini, Giovan Battista Cirianni, Giampaolo Crenca, Laura Del Tongo, Enrico Fazzini, Augusto Federici, Paolo Luigi Fumi, Giorgio Natalino Guerrini, Giovanni Inghirami, Saro Lo Presti, Gianfranco Neri, Andrea Orlandi, Carlo Platania, Carlo Polci, Alberto Rigotti, Lorenzo Rosi, Massimo Tezzon. Con rito abbreviato, il gup del Tribunale di Arezzo, Giampiero Borraccia, ha già condannato l’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari e l’ex direttore generale Luca Bronchi, imputati di bancarotta fraudolenta, a 5 anni di reclusione per il crac dell’istituto di credito aretino. Il giudice ha poi condannato a due anni l’ex vice presidente Alfredo Berni per bancarotta fraudolenta e a un anno l’ex membro del cda Rossano Soldini per bancarotta semplice.

Pubblicato sabato, 20 Aprile 2019 @ 08:15:42     © RIPRODUZIONE RISERVATA