Civitavecchia, il sottopasso della stazione rimasto allagato tre giorni • Terzo Binario News

Sovraffollamento, lavori necessari che non si faranno a breve, ascensori non ancora funzionanti e un sottopasso che alla prima pioggia autunnale non solo si è allagato ma è rimasto sommerso per tre giorni.

Sono giorni difficili per la stazione di Civitavecchia e soprattutto per chi la frequenta quotidianamente, ovvero i pendolari con problematiche irrisolte e questioni che sembravano chiuse e che invece sono – è proprio il caso di dire – tornate a galla. Partendo da quest’ultimo fatto, il diluvio di mercoledì ha messo in crisi il sottopassaggio, punto nevralgico sia per lo scalo che come collegamento pedonale fra la Marina e il centro della città. Il passaggio infatti non solo si è allagato, tra l’altro costringendo i pompieri della Bonifazi a intervenire per un sopralluogo, ma è rimasto sott’acqua fino a ieri. Scarpe inzuppate e nervosismo scontati e soprattutto con una domanda: come è possibile che l’acqua piovana non scoli? Intanto va specificato che c’è un conflitto di competenze fra i Pincio ed Rfi che rende la faccenda ancora più complicata. Sembrerebbe che a causare l’allagamento siano state le pompe di scarico, ferme da tempo, che al momento del bisogno non si sono avviate: “Stiamo cercando di capire – spiega l’assessore ai lavori pubblici Roberto D’Ottavio – perché prima di muovere un qualunque passo bisogna sapere a chi spetti l’intervento. La problematica c’è ed è evidente ma serve cautela. Per esempio, se fosse appurato che si tratti di un danno all’acquedotto della stazione, a metterci mano dovrebbe essere l’azienda ferroviaria e non il comune. Comunque il personale è all’opera”. Nell’attesa di sapere se dover usare gli stivali o no, restano le altre questioni sul piatto ovvero i sovraffollamento e i lavori, che comprendono la messa in funzione degli ascensori. Nel primo caso si prospetta un fine mese da brividi perché fra Ladispoli-Cerveteri e Maccarese-Fregene ci sarà un’interruzione programmata della Fl5 fra il 30 ottobre e il 2 novembre per consentire l’abbattimento e il rifacimento del ponte Tre Denari. Informazione e mezzi sostitutivi sono stati approntati ma i disagi saranno inevitabili come capita normalmente quando le navi da crociera sono in porto. Poi la ristrutturazione dello scalo, che ha indotto il Comitato Pendolari a prendere carta e penna per lamentarsi: “In seguito all’esclusione della stazione di Civitavecchia dai piani di riqualificazione presenti e futuri, i dirigenti di Rfi hanno fatto sapere ai rappresentanti del Pincio che la messa in esercizio degli ascensori avverrà entro un mese con futuro completamento delle pensiline ma senza prolungamento. Inoltre si dovrà attendere ancora per avere gli ascensori in funzione, con la speranza che questa scadenza sia effettivamente certa, e ancora più tempo sarà necessario per arrivare a un vero e proprio piano di riqualificazione, visto che sostanzialmente non esiste. Questo vuol dire, con estrema probabilità, che la stazione non vedrà altri lavori di rilievo fino al 2021 circa, in quanto le riqualificazioni delle rimanenti stazioni della FL5 sono programmate tra il 2021 e il 2026 come indicato dal piano commerciale di RFI” la conclusione dei pendolari.

Pubblicato sabato, 19 Ottobre 2019 @ 08:52:49     © RIPRODUZIONE RISERVATA