Dopo i rappresentanti sindacali degli ncc, anche il Codacons torna sulla questione dei taxi sulla scorta delle sanzioni inflitte dalla Polizia locale, rivendicando l’inizio della battaglia nei confronti delle auto bianche civitavecchiesi.
La presidente locale dell’associazione dei consumatori Sabrina De Paolis interviene sulla vicenda, da una parte ricordando quali siano gli aspetti che il Codacons ha contestato nei mesi scorsi ma anche proponendo di aggiungere un servizio che migliori l’efficienza dei taxi cittadini. <Gli ncc hanno ragione – dice la de Paolis – ma come Codacons lo diciamo da tempo che le auto bianche a Civitavecchia svolgono un lavoro da auto private pur essendo per legge obbligati a svolgere il servizio pubblico. È un problema che va risolto perché a rimetterci sono i cittadini che quando hanno bisogno di un taxi, non ce l’hanno a disposizione>. Un esempio: <Sono moltissimi gli avvocati che vengono al tribunale di Civitavecchia in treno eppure sono costretti a “usare” dei colleghi come autisti perché altrimenti sarebbe impossibile arrivare dalla stazione in via Terme di Traiano nella sede del palazzo di giustizia. È intollerabile, così come è intollerabile che non rispondano mai al telefono>. Da qui la proposta: <Andrebbe istituita una centrale operativa sullo stile del 3570 di Roma. Un centralino telefonico al quale far affidamento per le chiamate in modo che si abbia sempre una vettura pubblica a disposizione. Un incentivo all’occupazione e in questo modo si evita che i taxi civitavecchiesi lavorino esclusivamente appannaggio dei croceristi. Un pubblico questo sicuramente più abbiente ma che – conclude Sabrina De Paolis – non è l’unico destinatario del servizio, che rimangono per primi i civitavecchiesi>.