Civitavecchia, i 5Stelle: "Magliani ha detto sì alla piscicoltura". La replica: "Il silenzio-assenso colpa loro" • Terzo Binario News

La piscicoltura della Frasca diventa un caso politico. Posto che le gabbie marine hanno tutti i crismi per essere poste nello specchio d’acqua – forti della Via con prescrizioni emessa dalla Regione dopo la Conferenza di Servizi – la questione è stata portata all’attenzione del sindaco Ernesto Tedesco da un’associazione di cittadini. Al primo cittadino il progetto non piace e per questo ha chiesto tempo per studiarlo senza escludere un ricorso al Tar. Tra l’altro il comune di Tarquinia, nettamente contrario all’impianto, ha già fatto sapere che dai giudici si andrà lo stop alla costruzione sembra improbabile.

Nel frattempo a Civitavecchia l’assessore all’ambiente Manuel Magliani è stato chiamato in causa per aver detto sì al progetto. Lui nega questa ricostruzione e spiega che <in relazione al progetto presentato presso la Regione Lazio, questo risale all’ottobre 2018 ed il Comune non ha mai presentato nel termine concesso alcun parere od osservazione. Anzi, non risulta nemmeno che abbia partecipato alle riunioni della Conferenza dei servizi di aprile e giugno. Ciò ha determinato un consolidamento del silenzio assenso. Nell’ultima seduta della Conferenza a cui ho partecipato ho depositato un documento ufficiale dell’ufficio ambiente del Pincio che riporta soltanto il minor impatto dell’impianto a mare rispetto a quello a terra. Questo non significa certo aver detto di sì”.

Per contro, i Cinque Stelle non ci stanno a prendersi la “paternità” dell’assenso e replicano: “In carica c’è ancora un assessore all’ambiente che non ha il coraggio delle proprie azioni? Come si fa ad andare ad una Conferenza dei servizi, dare un parere positivo e poi dire che è colpa di quelli che c’erano prima? Il silenzio assenso matura quando la conferenza è finita e non dopo la prima seduta. Il Comune di Civitavecchia ha espresso parere positivo al progetto con il proprio assessore all’ambiente Magliani. Fine della questione”. Stando ai documenti però il protocollo del silenzio – assenso risale al novembre 2018 (con i grillini al Pincio) con la Regione che scrive: “Si consolida la posizione favorevole non avendo partecipato il comune di Civitavecchia alle precedenti sedute”.

Pubblicato mercoledì, 29 Gennaio 2020 @ 06:07:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA