I pendolari salutano positivamente la nascita del Civitavecchia Express – che partirà il primo aprile – e “auspicano anche lo sviluppo del collegamento ferroviario diretto tra porto e aeroporto Civitavecchia–Fiumicino oltre allo sviluppo dei servizi turistici con la riapertura della ferrovia Civitavecchia–Capranica–Orte”. Se sul primo punto si può constatare un passo avanti nei rapporti fra viaggiatori, azienda e istituzioni, circa l’auspicio di veder collegati porto e aeroporto bisognerà aspettare ancora qualche annetto.
Martedì erano presenti alla presentazione del nuovo convoglio Sandra Felici, rappresentante dell’Osservatorio Regionale Trasporti per la provincia di Roma; Raimondo Chiricozzi, per l’Osservatorio Regionale Trasporti per la provincia di Viterbo, e Denis Lauro, portavoce del Comitato Pendolari Civitavecchia–Santa Marinella. “Questo servizio – riprendono dal Comitato Fl5 – sarà vietato ai possessori di biglietti regionali Trenitalia e di tutti i titoli Metrebus, inclusa la combinazione con Carta TuttoTrenoLazio>. Poi un passaggio sul materiale rotabile: “Si useranno i Vivalto per 2.800 posti al giorno. È stata data rassicurazione da Trenitalia circa l’introduzione dei due treni che non influirà sul servizio della Fl5, pur condividendone i convogli. L’Ort e il Comitato si augurano che la sperimentazione, dopo i fallimenti del passato, abbia finalmente successo. Si ringraziano gli assessori Lorenza Bonaccorsi e Mauro Alessandri, e i Direttori Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia Maria Giaconia e Simone Gorini sperando di poter collaborare ulteriormente> concludono dal Comitato.
A margine dell’incontro di martedì l’assessore regionale ai trasporti è intervenuto sullo snodo di Fiumicino, ancora lungi dall’essere costruito: “La volontà non manca e ci si pensa da tempo – ha detto Alessandri – e finalmente però si comincia a tracciare una linea. Dal 2021 il progetto può entrare nell’accordo-quadro con il Ministero dei Trasporti perché sussiste un problema di poco conto che riguarda l’incertezza dei costi. Si va dai 18 ai 30 milioni di euro per una serie di espropri necessari alla posa dei binari. Accertata la quantità di fondi necessari si può passare alla progettazione>.