Si trova a Santa Marinella vicino Capo Linaro una città romana fortificata e risalente alla prima guerra punica: Castrum Novum.
E’ questa città a destare da anni l’interesse di importanti ricerche archeologiche marine e di terra.
Un insediamento, una urbs oppidum viva tra il terzo secolo prima di Cristo e il quinto secolo dopo Cristo.
Ed è proprio su questo sito archeologico, controllato dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio diretta dalla valente Soprintendente d.ssa Alfonsina Russo, che si trovano ben tre nazionali a collaborare sulle ricerche.
Per l’Italia, oltre alla succitata Soprintendenza, sono rappresentanti il Comune di Santa Marinella (concessionario dello scavo da parte del MiBACT) ed il suo Museo Civico- Museo del Mare e della Navigazione Antica nella persona del direttore l’archeologo dr. Flavio Enei che ha coordinato anche negli anni scorsi e coordina attualmente tutta la campagna di scavi e ricerche, insieme ai soci volontari specializzati del GATC (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite-onlus) anche con il loro C.S.M. (Centro Studi Marittimi), C.S.M. che conduce le ricerche nello specchio di mare fronteggiante Castrum Novum, dove è stato individuato un sistema di peschiere forse inferiore per grandezza solo a quello di Torre Astura, il più grande del Mediterraneo.
Insieme alla squadra italiana, presenti le università francesi di Amiens e Lille 3, che hanno coinvolto nel progetto anche alcune studentesse dell’università parigina La Sorbona, e l’università ceca South Boemia presente a Santa Marinella con esperti di paleobotanica.