“Ebbene sì, dopo bruttissimi consigli comunali con insulti e, addirittura, interruzione della trasmissione on line con abbandono dell’aula da parte della maggioranza, si è tornati a comportamenti più pacati. Infatti il 22 maggio si è potuto ascoltare un Consiglio Comunale a Ladispoli, degno di tale nome.
Vogliamo iniziare da questo, ma andremo a finire ben oltre essendo la seconda parte diretta dimostrazione della prima per cui ci si perdonerà se saremo leggermente lunghi. In Consiglio, dicevamo, toni pacati, chiarezza espositiva e contenuti pertinenti nonostante la noiosissima esposizione iniziale. Questo da parte di tutti i consiglieri. Unico neo una incomprensibile chiosa ‘pettegola’ del consigliere Pascucci il quale ha provocato, fuori contesto, il consigliere Trani, senza citarlo, dal quale è stato ignorato.
Leggerissimo nervosismo nel finale ma probabilmente dovuto alla stanchezza dopo 4 ore e mezza di Consiglio. Per il resto tutti gli interventi sono stati adeguati e rappresentando le proprie legittime, posizioni anche se qualcuno farebbe meglio a prepararsi a casa gli interventi. Il bilancio esposto, tecnicamente corretto, riporta una situazione di cassa assai florida nonostante molti dubbi restino sulle riscossioni.
L’opposizione, fortunatamente, ha affidato l’esposizione delle proprie posizioni al consigliere Marcucci, pacato, preciso e chiaro, tanto da ricevere apprezzamento financo dal sindaco. Marcucci ha dato atto agli uffici che il bilancio era formalmente corretto ma l’opposizione avrebbe votato contro non condividendone l’impostazione politica. In particolare troppe spese festaiole, eccessive seppur utili al turismo e troppo poco sul sociale.
Passando ai punti successivi sono state votate le variazioni, e la discussione si è un pochino accesa sul come investire le variazioni. Sono stati proposti emendamenti, tutti bocciati dalla maggioranza per l’occasione presente al gran completo, sebbene qualche ascia di guerra spuntasse da sotto il telefonino si dice impegnato ad alimentare post velenosi sotto mentite spoglie.
Da mettere in memoria che il sindaco ha riconosciuto valide alcune proposte dell’opposizione, ed ha preso impegno per votarle nella prossima variazione quando saranno progetti messi su carta. Fin qui la cronaca del 22 Maggio.
Ma da allora ci sono stati ben tre eventi da segnalare, dei quali due correlabili a quanto discusso in sede di bilancio. Il primo è il concerto di Anna Pepe, ragazzina idolo di giovanissimi (diciamo a cavallo fra la generazione Z e la generazione Alpha), spacciato dal sindaco per concerto pubblico gratuito ma in realtà esibizione di una mezzoretta, costata circa 150.000€.
C’è poi la giornata con le Frecce Tricolori, purtroppo in formazione ridotta causa incidente di Pantelleria, costata anch’essa ben oltre 100.000€ e non certo pagati per l’esibizione aerea, e ci corre obbligo di precisarlo viste le varie dabbenaggini scritte in molti post sui social.
Sicuramente sono eventi che fanno richiamo ma ci sono da notare due cose. La prima è l’assoluta mancanza di trasparenza nella rendicontazione pubblica, fatto questo che lascia già dai tempi della Nannini ben più di un dubbio sulla congruità delle spese, la seconda è nei molti dubbi sulla regolarità degli affidamenti diretti fatti verso la Pro Loco, che ormai è vista come se fosse una dependance del Comune mentre è una associazione del terzo settore con obblighi precisi.
Ormai sono molti i milioni che vengono dati come “contributo” alla Pro Loco affinché siano spesi “per le vie brevi” e dei quali si perde il dettaglio di rendicontazione che invece è obbligatorio per i soldi pubblici.
Ricordiamo ai lettori che il colpo di mano avvenne modificando il regolamento comunale e portando al 90% la copertura dei finanziamenti comunali, e successivamente facendo affidamenti sottosoglia a ripetizione allo stesso soggetto scegliendo, politicamente, di non passare per bandi ufficiali né per la rotazione degli affidamenti. Nulla quaestio sul fatto che sia la Pro Loco a gestire gli eventi ma dovrebbe accadere a valle di un bando ed una convenzione chiari e ben documentati fino alla rendicontazione.
Il discorso della modalità di spesa dei soggetti privati affidatari di servizi in convenzione riguarda anche S. Nicola. La comunità Europea è stata chiara nell’affermare che i soldi pubblici, ancorché affidati a privati, debbono essere spesi seguendo le regole della finanza pubblica. Pertanto gli affidamenti diretti, tanto cari al comune di Ladispoli, debbono essere fatti con rotazione dei soggetti chiamati a collaborare, oppure chiamati dopo una gara o attraverso Consip. E’ quindi molto giusta la lamentela esposta da Marcucci verso la tendenza alla spesa festaiola attraverso la Pro Loco, una serie di affidamenti continui che partono dal concerto di Capodanno e finiscono ai presepi del Santo Natale. A partire dalla Nannini abbiamo letto di cachet per artisti assolutamente poco credibili, certo, una rendicontazione specifica aiuterebbe a capire ma, citando il film Operazione Sottoveste”, “nel torbido si pesca meglio!”. Una nostra osservazione è che questi eventi sono a volte mal sopportati da parecchie persone non interessate da questi eventi in quanto manca sia una infrastruttura idonea che una visione urbanistica per accoglierli e le folle di giovani deliranti per Anna sarebbe stato meglio gestirle decentrate come il concerto di Capodanno, magari anche per qualche minuto in più. Praticamente si continua alle ammucchiate all’arma bianca fra viale Italia ed il lungomare, con rischi altissimi per la sicurezza considerando che abbiamo visto i volontari ma ben poca strutturazione di corsie di sicurezza. Resta poi da dire che l’evento spot da un’oretta, sia esso una esibizione del cantante di grido, Anna Pepe o Nec o Nannini che siano, o anche le Frecce tricolori a ridosso del 2 Giugno, portano molta folla, difficile da gestire in sicurezza ed un buon incasso di giornata per chi si trova nel triangolo magico fra lungomare e stazione, ma non portano certo guadagni stabili. Fra l’altro il ponte della festa della Repubblica è da sempre periodo di tutto esaurito sul litorale. Ci sono poi le chiose di contorno, come il fatto che alcuni consiglieri di opposizione abbiano lamentato di non essere stati invitati sul palco. Va riconosciuto che non si è trattato di un gesto educato e di uno sgarbo istituzionale, ma ricade perfettamente nel quadro psicologico di questa giunta. Ultima cosa da notare è l’annuncio fatto dall’opposizione, a firme riunite, che chiude con
“…stiamo informando l’ Ufficio Regionale di controllo sul Demanio e la Procura della Repubblica…”. Per ora è un annuncio, vediamo se diventerà un esposto formale, soprattutto perché tutto il PUA è un oggetto oscuro, che esiste, non si vede ma che nel frattempo produce scempi come quello fatti davanti al Bosco di Palo, dove è stato permesso un ripascimento che ha devastato un’ampia zona di costa intertidale interessata dalle maree, sulla quale, recentemente è già stata chiesta una licenza di ampliamento di struttura balneare, pur non essendo certo facilmente raggiungibile da tutti, per cui destinato a riserva per pochi. E come non parlare del litorale di ponente, dove l’unica struttura che potrebbe chiedere una licenza è, ad oggi, solo quella ospitata dalla proprietà della famiglia del sindaco. Strano vero? Quindi un PUA che ancora non è vigente ma già fa danni. Ma stesso discorso vale per tutto il PRG e la VAS disattesa nella sua attuazione del dover risolvere le criticità idrauliche. Tutti strumenti ancora non del tutto vigenti ma che già vengono usati come grimaldello grazie ad interpretazioni ridicole dell’amministrazione Grando, sempre a favore della speculazione o del ritorno cash che poi viene impegnato in feste ad personam e non nel sociale, arrivando all’assurdo che si debba chiedere un prestito trentennale per favorire un Project Financing per realizzare una scuola piuttosto che utilizzare fondi propri con opportune variazioni di bilancio. Di tutto questo, stranamente ci accorgiamo solo in pochi cittadini? Per rimettere ordine servono più atti concreti, giustificati con adeguati accessi agli atti, procedura verso la quale la Segretaria dovrebbe porre maggiore attenzione. “
Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta” (Benedetto Croce)
cardinal Mazzarino