Il movimento “Se non ora, quando?” di Allumiere si mobilita contro la condanna di Pakhshan Aziz,  attivista curda  che rischia l’esecuzione in Iran dopo che la sua condanna a morte è stata confermata dalla Corte Suprema.

La donna, 40 anni, è stata condannata a morte a giugno dopo essere stata ritenuta colpevole di “ribellione”. Il suo avvocato, Amir Raisian, aveva presentato ricorso alla Corte Suprema, ma purtroppo il ricorso è stato respinto e la condanna a morte è stata confermata. 

A breve il legale presenterà la richiesta per un nuovo processo, ma intanto le varie associazioni umanitarie sollevano un coro unanime di protesta. Tra queste, non poteva mancare il gruppo delle femministe di Allumiere, da sempre attente alla situazione delle donne in Iran e sostenitrici del movimento “Donna, Vita, Libertà”.

<<Quando viene repressa la libertà- rimarcano le Snoq – quando qualcuno viene privato della propria libertà individuale per impedirgli di dar voce a una qualsiasi forma di dissenso, il mondo civile non può restare a guardare: il silenzio e l’indifferenza sono la condanna più grande per chi cade sotto i colpi della repressione>>.

Nei prossimi giorni, in Piazza della Repubblica verranno esposti uno striscione e un tazebao per sensibilizzare la cittadinanza sulla storia di Aziz, emblema della condizione delle donne in Iran.

Pubblicato lunedì, 20 Gennaio 2025 @ 21:38:18     © RIPRODUZIONE RISERVATA
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