Alla Corrado Melone prima raccolta delle olive • Terzo Binario News

C’è un modo per insegnare divertendosi ed è applicando alla realtà ciò che si studia. È così che è nata una nuova ed interessante esperienza dedicata ai bambini delle classi 1B, 1C e 1D di Scuola primaria dell’istituto “Corrado Melone” che si sono cimentati in un’accurata raccolta delle olive nel giardino della loro scuola.

Non si è trattato di un esperienza di scuola-lavoro, né di sfruttamento del lavoro minorile, ma di un metodo per generare la consapevolezza che il cibo proviene dalla terra ed occorre tanto lavoro per produrlo, magari sfatando il mito che siano gli scaffali del supermercato che producono l’olio.  Così, il 28 ottobre, i nostri piccoli alunni, supportati da alcuni genitori e dalle loro insegnanti e armati di rastrellini, cestini e tanta voglia di fare, hanno dato vita alla prima raccolta di olive.

Le insegnanti hanno infatti intelligentemente pensato di far sperimentare direttamente il percorso studiato in classe “dalle olive…..all’olio” e così, approfittando della presenza di vari ulivi a scuola, carichi di frutti che sarebbero irrimediabilmente andati perduti, si è proposta alle classi questa attività che è risultata altamente socializzante e formativa, oltre che molto divertente.

Le olive, raccolte dai bimbi insieme ai genitori, con tanta pazienza ed estrema attenzione, sono state portate in giornata al frantoio che ha restituito l’olio utilizzato il giorno dopo per preparare in classe gustosissime merende, identiche a quelle che ci davano i nostri genitori quando noi adulti eravamo piccoli come loro. Merende salutari, tipiche della tradizione italiana, fatte di pane e olio. In tal modo i nostri bambini hanno mangiato una vera merenda a chilometro zero: saporite bruschette arricchite dell’olio della Melone!

Tra questi ulivi, che crescono felicemente nel giardino della scuola, ce n’è uno che ci ha regalato molte più olive degli altri, uno al quale siamo particolarmente affezionati e che ci ispira ancora oggi tanta malinconia. Fu piantato tanti anni fa, in ricordo di un nostro alunno scomparso all’età di 12 anni. Ci piace pensare che ci sia una ragione al fatto che questo albero sia tanto generoso, vogliamo infatti credere che il nostro alunno, da lassù, abbia voluto farsi ricordare e contribuire, in questo modo, alla nostra raccolta, donando un sorriso ai suoi compagni tanto più piccoli di lui.

Rita Barboni

Pubblicato venerdì, 1 Novembre 2019 @ 10:02:06     © RIPRODUZIONE RISERVATA