“Ringrazio il genitore che mi permette di chiarire alcuni punti importanti e sottolineare alcune caratteristiche distintive della nostra scuola. La “sospensione”, che per noi non è una punizione, ma un insegnamento (ma il discorso diverrebbe troppo lungo), non è una decisione del “preside”, bensì una decisione collegiale che si prende dopo ampia discussione dei fatti.
Il genitore, se ha dei figli presso la nostra “Melone”, dovrebbe saperlo, avendo infatti confermato di conoscere ed accettare totalmente al momento dell’iscrizione il nostro regolamento.
Se abbia firmato senza leggerlo, non c’è alcun problema: è scaricabile dal nostro sito web, ma potrò darglielo personalmente se mi volesse venire a trovare.
Il regolamento della “Melone” è stato approvato all’unanimità in sede di Consiglio di Istituto composto da genitori, docenti, ata e dal sottoscritto ed ha trasformato la nostra scuola in una eccellenza che molti riconoscono, anche da coloro che non sono d’accordo sulla mia gestione, ma ricordo che chi decide è sempre un organo collegiale.
Assicuro che nessun insegnante o genitore vuole perdere tempo prezioso per sospendere un qualsiasi alunno e sottolineo che nel nostro Consiglio d’istituto siedono come proponenti attivi anche i ragazzi rappresentanti (unico caso in Italia in una Scuola del primo ciclo di istruzione, cosa che è la regola alle superiori) e proprio nell’ultimo Consiglio d’istituto è stata accolta la proposta dei ragazzi per una situazione molto grave ed incresciosa. Se questo è essere “sceriffo giustiziere”, allora lo sono.
Invito quindi questo genitore a rileggere il regolamento ed eventualmente a chiedere chiarimenti personalmente a me o al consiglio d’istituto o al comitato dei genitori. Sarà aiutato certamente meglio a comprendere la scuola in cui si trovi il suo figlio o figlia”.
Riccardo Agresti