Arriva Natale. E a Roma è tempo di stilare un primo bilancio sulla gestione Fonseca, sbarcato nella Capitale dopo aver dato continuità ai risultati ottenuti da Lucescu a Donetsk. Ad inizio stagione, complice la mancata conoscenza del calcio italiano, in molti nutrivano dubbi sul tecnico portoghese.
Ma in un calcio ormai globalizzato, dove quello italiano, purtroppo, ha assunto da una decina d’anni il ruolo di comprimario al cospetto delle leghe inglesi e spagnole, un tecnico come il lusitano, che vanta un curriculum di tutto rispetto ed ha allenato – seppur con risultati negativi – un grande club come il Porto, aveva nelle sue corde un possibile approccio positivo al nostro campionato, data anche la qualità del gioco esibito dalle precedenti squadre allenate dallo stesso.
Fonseca, un avvio al di là delle aspettative di inizio stagione
Il cammino di Fonseca, fin qui, è stato estremamente positivo: quarto posto in campionato, con un discreto margine dalla quinta in classifica (+4 sull’Atalanta), e qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Ed è proprio in ambito europeo dove la Roma, reduce, due anni fa, dalla semifinale di Champions League, vuole provare a far strada, senza tralasciare l’obiettivo di entrare fra le top four della Serie A, imprescindibile per garantirsi l’accesso alla prossima Champions e i lauti soldi che elargisce. Il cammino dei giallorossi verso la fase ad eliminazione diretta della seconda manifestazione europea per club è stato irto di insidie, maggiori, probabilmente, di quante pensavano di incontrare i tifosi giallorossi.
Tutto è bene, però, quel che finisce bene. La squadra giallorossa è riuscita a strappare l’accesso ai sedicesimi all’ultima giornata, estromettendo un club blasonato come il Borussia M’Gladbach, compagine tedesca che quest’anno, dopo svariati anni, ha assunto un ruolo da protagonista nel campionato tedesco, dove, attualmente, sta duellando col Lipsia per la conquista della vetta della Bundesliga, con le corazzate Bayern e Dortmund alle loro spalle. L’urna di Nyon è stata benevola con i giallorossi.
O perlomeno, così è parsa alla maggior parte degli appassionati calcistici. Il Gent, compagine belga con la quale dovranno duellare gli uomini di Fonseca nel prossimo mese di febbraio, non è certamente l’Ajax o il Manchester United, solo per citare due blasonatissimi clubs che giocheranno la fase ad eliminazione diretta dell’Europa League.
Gent, la prossima avversaria: quali sono i punti di forza del club belga?
Anche i migliori siti di scommesse presenti in Italia, quelli che forniscono recensioni bookmakers aams affidabili e volte a garantire l’esperienza di gioco maggiormente coinvolgente per l’utente, sono concordi nel concedere il ruolo di grande favorita alla Roma. Per gli amanti delle statistiche, oltretutto, un precedente è nettamente a favore dei giallorossi.
Esattamente dieci stagioni fa, la squadra capitolina estromesse i belgi dall’Europa League nei turni preliminari: dopo il 3-1 dell’Olimpico, la Roma vinse con un roboante 7-1 in terra belga condito da una superba tripletta di Francesco Totti. Un ottimo viatico in vista del prossimo incontro. Sottovalutare i belgi, però, potrebbe costituire un peccato veniale, che rischia di tramutarsi in letale nel caso si palesasse un atteggiamento supponente di Dzeko&C.
La squadra diretta dal danese Thorup, infatti, è reduce da girone di qualificazione estremamente brillante, chiuso da prima della classe al cospetto di clubs come Wolfsburg e Saint-Etienne, compagini teoricamente sulla carta superiori. Attualmente terzo in classifica nel campionato belga, il Gent ama giocare con un atteggiamento prevalentemente offensivo, alternando il 4-4-2 ad un più spregiudicato 4-3-1-2.
Una propensione offensiva ben manifestata dal duo attacco Depoitre-Yaremchuk: l’attaccante belga, tornato in patria dopo le esperienze al Porto (negativa) e all’Huddersfield (bene il primo anno, male il secondo), ha ritrovato la via del goal come diversi anni fa, quando si mise in luce proprio con la maglia del Gent; l’ucraino, ventiquattro anni, ha già realizzato 17 goal in questa stagione (10 in campionato, i restanti in Europa League) e sembra aver trovato la piena maturazione dopo le prime due discrete stagioni con la casacca del club belga. La Roma, quindi, dovrà stare particolarmente attenta in fase difensiva. E più in generale, pur conscia della propria forza e dell’indubbio maggior spessore tecnico, non sottovalutare il Gent.
