Stadio Ladispoli, Ardita: "Il bando del Credito Sportivo un'opportunità per le strutture sportive" • Terzo Binario News

“Un’opera incompleta”. Così il consigliere di maggioranza Giovanni Ardita definisce lo “stadio della discordia”, dove “non c’è la copertura della tribuna, in cui manca il settore per i tifosi ospiti, con il rischio che le tifoserie – spiega Ardita – vengano a contatto. Ma non solo. Se il Ladispoli, che è una società che punta a grandi traguardi, dovesse tra qualche anno arrivare in serie C, rischia di dover emigrare poiché non vi è la possibilità tecnica di costruire una tribuna dirimpetto. Io mi chiedo con quali criteri la precedente amministrazione ha progettato questo impianto”.

Ma non è tutto perduto. Per il consigliere di Fratelli d’Italia l’opportunità di migliorare la situazione, non solo dello stadio ma degli impianti sportivi in generale (che peraltro in città mancano) è data “dal recente bando del Credito Sportivo dove si dà la possibilità agli enti locali di presentare nuovi progetti, e ampliamenti delle strutture sportive esistenti finanziate con un mutuo neanche all’1%. Sicuramente – prosegue Ardita – a Ladispoli non esiste una sola disciplina sportiva? Se parliamo di atletica, pallavolo e pallacanestro, pugilato scherma e tante altre discipline anche per i diversamente abili, perché non pensare già da oggi di realizzare un palazzetto dello sport, e una pista di atletica per la città di Ladispoli? A Santa Marinella e Tolfa ci sono riusciti paesi molto più piccoli della nostra realtà e a Ladispoli in 20 anni se ne parla solo. Se non riuscissimo a trovare i soldi con dei progetti esecutivi presentati alla Regione Lazio – aggiunge ancora Ardita – invitiamo le realtà imprenditoriali locali a proporre delle vere strutture pubbliche quando presentano le loro iniziative private al comune, no a presunti locali o impianti sportivi riduttivi che non servono a nulla per la città.Recentemente alcune famiglie della scuola alberghiera mi hanno fatto presente che nella nuova scuola era stata progettata e finanziata una nuova palestra annunciata e mai realizzata, anche in questo caso la Provincia o l’Area Metropolitana di Roma dovrà terminare l’impianto sportivo per tutti quegli studenti che attendono che la scuola abbia giustamente la sua palestra all’interno. Immagino la mia città che in un ingresso stradale dell’Aurelia si vede realizzata una nuova città dello sport, il cemento usiamolo insieme al verde in un grande cambiamento della città dove si progettano e si realizzano come in tutti i paesi civili europei gli impianti sportivi per i giovani della propria città”.

Pubblicato sabato, 23 Settembre 2017 @ 10:45:56     © RIPRODUZIONE RISERVATA