"Sabato 25 febbraio portiamo un vessillo verde azzurro", l'appello dei tifosi del Cerveteri per il 25ennale • Terzo Binario News

Riceviamo e pubblichiamo – Un’attesa che corre sotto un filo sottile, un evento che dovrebbe raccogliere tanti tifosi, sportivi, quei cervetrani che hanno senso di appartenenza alla città. Per quei colori, come recitava una canzone da stadio ” così magici”, perché il verde azzurro è raro vedere tra le squadre di calcio. E Palazzo del Granarone sarà vestito di quei colori. Ci sarà anche il sindaco Alessio Pascucci ad accogliere i protagonisti di quelle stagioni calcistiche. Sui social in questi giorni si alza alto un invito alla città. Ci sono tifosi che hanno postato maglie, foto storiche, articoli di giornale. Sono tanti quelli che arriveranno a celebrare una serata indimenticabile. I tifosi si stanno raccogliendo, in particolare quelli che appartenevano alle frange più calde del tifo etrusco.

Il tam tam è cominciato da un pezzo, parte da ogni dove, anche per chi non vive più a Cerveteri. ” Spero siamo in tanti – dice Giorgio Infascelli- in queste ore ho postato una delle maglie indossate in quegli anni, l’ho conservata come un cimelio. Ci stiamo scrivendo in tanti, ho ritrovato vecchi amici di gradinata, ci saranno anche loro” . E a seguire Stefano Cerroni, oggi vive a Latina. ” Cerveteri è la mia città, quegli anni fanno parte della mia adolescenza, sono cresciuto andando allo stadio . Mi ricordo le trasferte più disparate, le più avverse. A L’Aquila in amichevole partimmo sotto la neve, a Poggibonsi in campionato arrivammo in taxi da Arezzo. Poi a Civitanova Marche, il pulmino che ci trasportava rimase in panne sull’autostrada: salimmo su quello della squadra. Rimane storica quella di Terni, sembrava che non ci giocavamo la salvezza in C2, ma una finale per la serie A. E’stata un’invasione di gente e di calore” .

E ancora a ruota libera, Max Benedetti. “Sabato spero di esserci perché mi piacerebbe rivedere quelli che per noi erano campioni. Ho tanti ricordi, aneddoti. Non posso dimenticarmi la trasferta a Castelfranco Veneto. Con il mio amico Gabriele eravamo i più piccoli di età a seguire la partita. Avevo 13 anni, salii sul pullman che ci portava in Veneto alle 5 del mattino. Mia madre lo venne a sapere dopo. Ma ne è valsa la pena” . E dunque per sabato la tifoseria è in fermento, gli appelli sono partiti da tempo e si spera che siano accolti in modo positivo. L’invito è quello di portare un simbolo verde azzurro, che sia una sciarpa, una maglia o una bandiera

Pubblicato martedì, 21 Febbraio 2017 @ 12:09:22     © RIPRODUZIONE RISERVATA