Pd Cerveteri: "Travaglia può continuare a sostenere Pascucci ma non il nome del partito" • Terzo Binario News

pd_cerveteriRiceviamo e pubblichiamo – Credo, e con me i firmatari di questa lettera, che tutti abbiano diritto di replica. Si sarebbe dovuto condividere questa lettera anche sulla pagina di “Gruppo Consigliare PD Cerveteri”, ma o ci si iscrive al gruppo o non si può commentare. Questa è una libera scelta degli Amministratori del Gruppo, non ce ne vorranno però se noi la pubblicheremo su tutti i profili e le pagine che “democraticamente” ci vorranno ospitare.

Il consigliere comunale Carmelo Travaglia continua a raccontare bugie e a gettare fango sul Partito Democratico. Le sue recenti aggressioni verbali contro alcuni membri del Direttivo del Circolo, colpevoli di aver informato la Commissione di Garanzia Provinciale di suoi inaccettabili atteggiamenti contro il partito, sono al limite della denuncia per diffamazione.

Cogliamo l’occasione per ricordare la vile aggressione di cui, è stato vittima il Preside della “Melone” di Ladispoli, Prof. Riccardo Agresti, a cui va tutta la nostra stima e solidarietà. Ci viene alla mente una frase di Agresti, che racchiude in sé la sua grande dignità e che torna utile contro chiunque pensi di poter denigrare gli altri in modo così spudorato: “quando l’insulto viene dal fango, scivola ma non macchia”. E in effetti, per quanto il consigliere Travaglia si sforzi di “buttarla in caciara”, cercando di spostare il confronto sul terreno dell’insulto personale, i fatti lo inchiodano alle sue responsabilità.

E il fatto principale è che il consigliere Travaglia continua ad interpretare il suo ruolo e il rapporto con il partito che dovrebbe rappresentare in Consiglio come fosse “roba sua”, infischiandosene delle regole, dell’immagine del partito stesso e delle raccomandazioni degli organi di garanzia sia locali che sovracomunali. Il consigliere continua a rifiutare l’ingresso nel gruppo di altri consiglieri che hanno aderito al partito dopo un percorso politico trasparente e gestito di concerto con gli organi provinciali e regionali. Non può, non è un suo diritto e questo suo rifiuto rappresenta un abuso di potere che di fatto denigra il partito stesso. E’ fuori del mondo inoltre, che continui a ribadire, anche pubblicamente, che l’eventuale accettazione di richieste di ingresso nel gruppo, pervenute o che dovessero pervenire in futuro, debbano essere subordinate alla “garanzia” del suo ruolo di capogruppo.

Questo dimostra due cose: primo, il consigliere Travaglia non conosce le più basilari regole democratiche, dal momento che il capogruppo consiliare, per regolamento comunale, viene giustamente scelto all’interno del gruppo stesso e non può certo essere imposto o contrattato dall’esterno; in secondo luogo dimostra che la sua unica preoccupazione è il mantenimento della sua poltrona, a cui evidentemente è molto attaccato. Per quanto riguarda la vicenda del voto sull’Ostilia, il consigliere fa finta di non ricordare gli interventi nel Direttivo Pd del 13 novembre scorso, estremamente critici sull’atteggiamento del Sindaco e sulle sue intenzioni circa la vicenda di Campo di Mare. Anche se non c’è stato un voto finale (ma tutti sanno che non sempre si arriva ad un voto formale quando emerge una linea molto netta e fortemente maggioritaria), la stragrande maggioranza degli intervenuti in quella riunione ha chiesto senza giri di parole che il partito si esprimesse con voto contrario. E così i consiglieri avrebbero dovuto fare.

La verità è che il consigliere Travaglia cerca di confondere le acque: quando gli conviene, pretende il massimo del formalismo, quando non gli conviene, arriva a violare con estrema disinvoltura regole statutarie e raccomandazioni ufficiali di organi del partito di ogni ordine e grado. Perché? Evidentemente per continuare a fare quello che sta facendo dall’inizio della consiliatura: ossia gettare fango sul partito, creare confusione sull’elettorato, contrastare pubblicamente le posizioni ufficiali del Circolo e sostenere surrettiziamente un’Amministrazione contro cui il partito, invece, si è sempre battuto. Questo è il punto: molti dirigenti del Circolo Pd di Cerveteri ritengono che questo atteggiamento sia inammissibile, contrario ai principi dello Statuto e utile solo a creare confusione e smarrimento fra gli elettori democratici. E per questo, su mandato esplicito del Segretario del Circolo, hanno coinvolto la Commissione di Garanzia provinciale affinché si esprimesse nel merito.

Nessuno dice che il consigliere Travaglia non debba continuare a difendere le sue idee e a sostenere l’Amministrazione Pascucci. Ma non può farlo a nome del Pd di Cerveteri, che invece è sempre stato e continua ad essere in forte opposizione ad un’amministrazione fallimentare, che ha creato e continua a creare innumerevoli danni alla città. E’ tutto qui, ed è tutto molto semplice.

Quinta Donnini
Maurizio Falconi
Elena Grassi
Sergio Marini
Vittoria Marini
Maurizio Rossi
Danny Stevens Millefiorini

Pubblicato lunedì, 30 Novembre 2015 @ 18:17:49     © RIPRODUZIONE RISERVATA