Migranti: dall’accoglienza all’inclusione”, successo per il convegno all'Aula Pucci • Terzo Binario News
Testimonianze e racconti di chi da anni vive in prima persona l’esperienza del ‘fenomeno immigrazione’ hanno caratterizzato il partecipato evento promosso dall’amministrazione comunale di Civitavecchia. Numerose le associazioni e i semplici cittadini che ieri hanno affollato l’aula consiliare di palazzo del Pincio per ascoltare quanti da anni operano in questo settore. “Abbiamo ascoltato – ha spiegato il vice sindaco Daniela Lucernoni – il rappresentante del servizio centrale Sprar, le testimonianza della Guardia Costiera, di un ragazzo siriano in esilio e che ha trovato ospitalità in Italia, di una donna somala ospitata a Santa Marinella tramite il programma dell’Arci”. Riflettori puntati sulle modalità di adesione al progetto Sprar ‘promosso’ dalla Prefettura di Roma qualche mese fa alla presenza di diversi sindaci del comprensorio. Due le date utili per aderire alla ‘richiesta’: il 31 marzo (ormai tardiva per Civitavecchia, ndr) e il 30 settembre. Ed è proprio per questa data che l’amministrazione di palazzo del Pincio intende inviare la propria adesione al progetto.
Almeno un anno. Tanto ci vorrà prima che i migranti arriveranno a Civitavecchia tramite il progetto Sprar. “Dovremo espletare una serie di atti amministrativi – ha spiegato il vice sindaco Lucernoni – Il termine per la presentazione delle richieste è fissato per il 30 settembre. Dopodiché la risposta di accoglimento arriverà il primo ottobre ma ci vorranno i tempi tecnici. Dal Ministero dell’Interno – ha infatti spiegato Lucernoni – dovranno decidere se accogliere la nostra proposta. Il che richiederà qualche mese”.
Terminati i passaggi burocratici del caso i migranti potranno finalmente approdare in città. Ma dove saranno ospitati? La parola in questo caso passerà ai privati. “Pubblicheremo un avviso pubblico per dare la possibilità a quanti vorranno di mettere a disposizione, dietro determinate condizioni e dietro il pagamento di un affitto, degli alloggi per questa finalità”. Da qui sarà effettuata una selezione. Il comune chiederà che gli appartamenti richiesti abbiano determinate caratteristiche e si eviterà di concentrare la presenza di troppi migranti all’interno di una stessa palazzina. “Altrimenti – ha aggiunto il Vicesindaco – verrebbe meno il principio dell’inclusione, vero obiettivo del progetto Sprar”.
Del progetto, una volta approvato, dovrà occuparsi poi un soggetto che andrà a gestire l’intero sistema dell’integrazione sul territorio.
 
Pubblicato venerdì, 17 Marzo 2017 @ 19:38:56     © RIPRODUZIONE RISERVATA