Marino e i suoi dubbi. Ha venti giorni per ripensarci: "La mia non è astuzia, ma c’è bisogno di una verifica seria per capire se ci sono le condizioni politiche” • Terzo Binario News

roma marinoIl Sindaco dice addio alla Capitale dopo il pressing delle opposizioni e del Partito democratico. Salvo ripensamenti. Infatti, nella sua lettera ai romani, spiega che ha venti giorni per ripensarci e che teme un ritorno della corruzione e della mafia dopo le sue dimissioni, anche se per il capogruppo capitolino del partito Panecaldo si tornerà al voto tra maggio e giugno 2016. E’ stata una giornata colma di polemiche, e Marino non ha voluto risparmiare nessuno: “Sin dall’inizio c’è stato un lavorio rumoroso nel tentativo di sovvertire il voto democratico dei romani. Mi dimetto. Dal lavoro che ho impostato passa il futuro della città”. Al termine di una giornata vissuta con l’acqua alla gola, con il Campidoglio preso d’assalto dai manifestanti e le opposizioni sulle barricate, il Sindaco Ignazio Marino ha lasciato l’incarico e molto ha determinato il mancato appoggio del suo partito: “Non nascondo – ha scritto – di nutrire un serio timore che immediatamente tornino a governare le logiche del passato, quelle della speculazione, degli illeciti interessi privati che purtroppo ha toccato anche parti del Pd “. Infine, la possibile sorpresa: “Le dimissioni possono essere ritirate entro 20 giorni”. Marino ha scelto di dimettersi, ma lascia aperta una fessura per una
possibile marcia indietro: “Ho compiuto la mia scelta sapendo che le mie dimissioni possono per legge essere ritirate entro venti giorni. Non è un’astuzia la mia: è la ricerca di una verifica seria, se è
ancora possibile ricostruire queste condizioni politiche”. Se i fatidici venti giorni non dovessero portare ai risultati sperati dall’oramai ex Primo cittadino, sarà il prefetto della Capitale, Franco Gabrielli, ad avviare la procedura di scioglimento del consiglio comunale capitolino e l’iter di nomina del commissario
prefettizio che resterà in carica fino alla prima consultazione elettorale utile. Una procedura che durerà al massimo 90 giorni e che scatterà nel momento in cui le dimissioni di Marino diventeranno
efficaci e irrevocabili, e cioè dopo 20 giorni dalla presentazione o dalla comunicazione al consiglio comunale, come lo stesso ormai ex sindaco ha sottolineato nella nota in cui ha comunicato le proprie
dimissioni. La rinuncia di Marino diverrà irrevocabile entro il 28 ottobre, ma già inizia il toto nomi per chi sarà il commissario. Tra quelli più gettonati sicuramente Riccardo Carpino, che ha già ricoperto lo stesso
ruolo nel 2013 per la Provincia di Roma succedendo a Umberto Postiglione e attualmente commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso. Poi elezioni, tra maggio e giugno 2016 per il Comune che per tutti e per tutti e 15 i municipi romani.

Pubblicato giovedì, 8 Ottobre 2015 @ 23:50:20     © RIPRODUZIONE RISERVATA