Ladispoli, Perretta: "Strutture ricettive all'aria aperta, da un anno e mezzo persi 4.500 posti letto" • Terzo Binario News

Sono circa 4.500 i posti letto che in un anno mezzo, a Ladispoli, sono andati persi. Non si tratta della realizzazione di nuove strutture alberghiere o ricettive, ma della possibilità per le strutture ricettive all’aria aperta di essere ‘sfruttate’ al 100%. “Le dinamiche messe in campo in questi anni – ha spiegato il vice sindaco e assessore alla pianificazione della costa, Pier Paolo Perretta – hanno favorito uno sviluppo interno anziché una valorizzazione dei servizi collegati al mare. C’è stato nel tempo invece una perdita di quella cultura marinara che invece dovrebbe caratterizzare la città. Non a caso – ha aggiunto – è circa da un anno, un anno e mezzo che si sono persi circa 4500 posti letto, finiti in una dinamica molto particolare”. Ed è proprio alle strutture ricettive all’aria aperta e alle loro potenzialità che l’amministrazione comunale ora guarda come punto di partenza per rilanciare questo particolar tipo di settore. “Queste strutture – ha infatti specificato Perretta – andranno riqualificate, secondo legge, per poter essere rimesse in condizione di operare, mettendo in campo, da parte dell’amministrazione comunale una pianificazione corretta della costa”. 

E guardando sempre al mare, c’è ancora la ‘questione’ relativa a Porto Pidocchio da ‘risolvere’. Per Perretta diportismo sì ma in una dimensione più consona alla realtà ladispolana. “Prima ancora di preoccuparci della presenza di natanti importanti, dovremmo pensare a creare una normalizzazione del piccolo diportismo, caratteristica della nostra città a cui non possiamo voltare le spalle. E’ finita l’era delle gru e dei trattori – ha sottolineato Perretta – e dobbiamo pensare a offrire un’alternativa valida ai cittadini e ai turisti”. Perché se è vero che Ladispoli è una città turistica è anche vero che l’amministrazione comunale deve guardare alle esigenze di tutti quei cittadini che hanno scelto proprio Ladispoli come ‘casa’. Proprio per loro, “il diportismo va reso compatibile con l’ambiente. In questo senso – ha proseguito ancora Perretta – si potrebbe pensare a una struttura più leggera rispetto a quella proposta dalla vecchia amministrazione comunale”.

 


 

Perretta guarda anche alla possibilità di realizzare delle banchine galleggianti “per offrire un servizio anche alla velica”. Iniziativa, questa, che si sta concretizzando a Marina di Palo dove, con l’ausilio di un’associazione che si occuperà dei costi, sarà realizzato un corridoio pubblico che consentirà ai surfisti e velisti di usare un corridoio di lancio per uscire a mare in tutta sicurezza.

Pubblicato lunedì, 7 Agosto 2017 @ 07:28:27     © RIPRODUZIONE RISERVATA