Riceviamo e pubblichiamo – “La mia adesione a FdI, di cui sono stato segretario a Ladispoli, fino al 16/09/2016, era motivata da un progetto di profondo rinnovamento culturale e politico. Rinnovamento che non vi è stato.
In questi anni di militanza ho assistito a continui e “futili” avvicinamenti calati dall’alto, che paralizzavano l’operato di quanti volevano porsi al servizio della causa di rinnovamento politico.
FdI Ladispoli ha dato evidenti segni di incapacità al rinnovamento e alla crescita, ma altrettanti evidenti segni di essere diventato un contenitore utile alla rincorsa verso l’imminente candidatura. Ma l’apice è stato raggiunto con la scelta del candidato a Sindaco: una indecorosa manifestazione di cecità politica, arroganza, intolleranza ed opportunismo politico che non appartengono al sottoscritto e di sicuro non sono graditi al cittadino.
Una candidatura che mi è stata imposta e, che qualora si cercasse di imporre anche alle altre forze del centrodestra senza il dialogo, ed il confronto, porterebbe inesorabilmente a non poter presentare un fronte unitario alle prossime amministrative e quindi ad una sconfitta certa.
Dopo aver tentato, più volte, di richiamare i vari membri al dialogo con le altre forze del centrodestra, e quindi anche con Forza Italia, a guardare agli obiettivi per la Città e non alla singola e futura candidatura, sono giunto alla conclusione che la mia esperienza politica con FdI è conclusa.
FdI potrà anche appoggiare candidature a sindaco “forzate”, per tentare di vincere le amministrative e spartirsi quante più poltrone possibili, ma certo sarà un discorso di vero opportunismo di persone che hanno uno scopo individuale (o micro-collettivo) da raggiungere.
La politica, a parer mio, non è questa. Essa è condivisione di idee e progetti, con la collettività e nell’interesse della collettività.
Questo ho imparato da alcuni maestri, in primis: A. Francucci, ovvero mio nonno materno. (Prigioniero in Africa per 9 anni, nella II° Guerra Mondiale). Ed altri grandi insegnanti come: Giampiero Arci; B. Gallitto; G. Maceratini; S. Desimoni.
Io sono e resterò un uomo di Destra sociale”.
In Fede
Ettore Fucile