Elezioni Ladispoli, la riflessione di Giorgio Lauria: "Colgo da cittadino un quadro che politicamente trovo “rinforzato”" • Terzo Binario News

Giorgio Lauria

Gentile direttore Le chiedo, in libertà, se vorrà e potrà, di usarmi uno spazio, per poter svolgere una riflessione attorno alla prossima tornata elettorale che coinvolge la storia politica della mia città che ho avuto l’onore di servire, con grande entusiasmo nelle scorse tre consigliature in vari ruoli istituzionali, da ultimo come vice Sindaco sino alla primavera del 2016. Credo di aver fatto cose buone e cose meno buone: in ordine alle prime grazie agli altri, amministratori o semplice cittadini, per le meno buone esclusivamente per alcune mie inadeguatezze, inesperienze ed errori personali. In primo luogo sono molto contento per la ricca partecipazione di molti giovani che, nonostante difficoltà odierne lavorative e di orientamento nel loro percorso di vita, trovano stimoli, sentieri di senso per togliere tempo al loro vissuto ed intraprendere un percorso affascinante e dispendioso di energie: è il percorso di quanti oggi vogliono tentare o ritentare il “mestiere” di contribuire alla crescita della propria città. Mestiere difficile, preso di mira perchè sovente non esercitato con senso di responsabilità, nella legalità, con le giuste competenze, con finalità di servizio, con bagaglio ideologico.

Personalmente, ho fatto una scelta precisa dopo anni di attività politica: quella di ritirarmi, per svolgere attività e ruoli che ho trascurato in passato, ruoli ed attività che continuano ad arricchire la mia persona e sui quali da tempo sentivo la necessità di un “ritorno” a tempo pieno: le attività professionali, i ruoli sponsali e filiativi, l’hobby del pensare in silenzio, le buone letture, la voglia di riprendere tempi meno “accellerati”. Ho visto, però, tante persone, ex assessori, consiglieri e sindaci che continuano la loro avventura: per alcuni una lunghissima avventura. A loro, di ogni colore politico, che non critico affatto, rivolgo, diversamente, un sentimento di gratitudine perchè hanno ancora passione e voglia di offrire un loro personale contributo. D’altro canto ho sempre preferito nella vita in generale, ed in particolare in ambito politico, chi forse eccede nell’essere “attivo”, a chi nella vita e nello spazio politico, dalla “poltrona di casa”, delega altri per tutta la vita.

In secondo luogo, colgo da cittadino un quadro che politicamente trovo “rinforzato”: che si formino o riformino gradualmente movimenti o gruppi politici secondo le vecchie categorie della destra e della sinistra, che sono capaci di ritrovare o modificare la propria identità ideologica, che vecchi esponenti dello spazio passato del centro sinistra trovino nuove passioni per ripartire da un nuovo orizzonte tracciato a livello nazionale, che il Pd rimanga saldo e comprenda gli errori del passato, che giovani interessanti (mescolandosi ad altri meno giovani) riorganizzano una buona destra (che a Ladispoli non governa da quattro consigliature) che il movimento cinque stelle metta in campo una buona squadra organizzata e che altri, in altre liste, civiche o politiche, da soli o alleandosi, tentino per la prima volta o ritentino un percorso finalizzato al servizio della nostra città, tutto ciò, al di là di una sana critica sulla forse eccessiva frammentazione, costituisce a mio avviso, un quadro rassicurante: voglia di partecipare e rimettersi in discussione, pluralità, ripresa delle proprie posizioni ideologiche. Ai molteplici spazi poco strutturati ed organizzati, per il bene di una città, occorre sperare che si formino buone classi dirigenti in ogni ambito, affinchè ogni gruppo, movimento, partito o alleanze che verrà o verranno scelto/e dai cittadini possano avere le qualità morali e le competenze per governare una città importante come Ladispoli.

Sono un po’ dispiaciuto per alcuni attacchi privati che hanno coinvolto alcuni candidati sindaci o vecchi amministratori, critiche eccessive verso chi fino a poco tempo fa si trovava nella stessa coalizione del criticato, per i giudizi severi su una città (“violentata”, in stato di degrado totale”) che non merita incursioni denigratorie sol perchè si vuole (a volte correttamente) criticare l’operato degli amministratori uscenti. Personalmente, avendo fatto parte di chi ha amministrato per molto tempo la nostra città, sono molto rammaricato per molti errori commessi, per alcuni sentieri di “inopportunità” percorsi, per non aver ascoltato sempre la città, i singoli cittadini o altre parti politiche, per non essere sempre stati dalla parte degli ultimi e dei penultimi, di aver privilegiato alcune politiche a scapito di altre forse più prioritarie. La legalità è altro tema: sfido chiunque a dire che non è stata al centro di chi ha governato; fino a prova contraria però, ma quando gli organi deputati la misurano definitivamente e non parzialmente e quando non si fa un illecito o scorretto uso di notizie preliminari o tratti giudiziali non definitivi per emettere sentenze oltre il circuito giudiziale. Ed attenzione però a non illudersi di stare sempre all’interno del recinto della legalità, perchè anche la legalità richiede apprendistato, esercizio, coscienza personale, perchè non sempre la legalità può essere accertata. Perchè la legalità è tema delicato che coinvolge non solo lo stile di un gruppo ma può interessare singole persone che possono non perdere “il vizio” o sono costantemente tentate di oltrepassare il recinto della legalità; perchè la legalità interessa non solo il politico, ma chi fa gestione (basta guardare il numero dei condannati), perchè sovente parla di legalità chi indica e giudica quello che fa la “pipì” dal trampolino e contestualmente lui stesso la fa nella vasca. Sono orgoglioso però, riprendendo la riflessione di sopra, pur con i molti errori ricordati, di aver contribuito a migliorare la nostra città nell’ultimo ventennio, dopo che altri prima di noi avevano anche fatto cose buone, dotandola di elementi strutturali e di servizi decisivi per la crescita e per uno sviluppo da stazione balneare a città: scuole, ponti, nuovi lungomari, un teatro (come biglietto da visita e di ingresso prima del cimitero!, quest’ultimo ampliato, una biblioteca tra le migliori del Lazio, il depuratore migliorato, la qualità delle acque del mare, l’avvio del progetto per un approdo turistico, la riqualificazione di molti spazi urbani, la cura di alcuni spazi archeologici ecc. Il tutto, grazie non solo ai cittadini che ci hanno confermato per quattro consigliature di fila (di sinistra, di centro e quelli di destra che hanno apprezzato il lavoro nel corso degli anni: perchè senza tante famiglie di destra non avremmo mai governato con tale stabilità!), non solo grazie a chi ha governato insieme e meglio del sottoscritto, al poco ma competente personale che abbiamo, ma anche grazie alle associazioni di volontariato, alle forze fuori dai partiti, ai gruppi spontanei, alle forze opposte che hanno collaborato, ai cittadini che non ci hanno votato ed anche a quelli che ci hanno, a volte, aspramente e correttamente criticato, ai tanti cittadini migrati da noi per migliori fortune, integrati o non, che continuano ad arricchire il tessuto cittadino multietnico e culturale ed anche, e soprattutto, ai tanti giovani che lontano dai ruoli istituzionali hanno dato un contributo almeno pari a chi quei ruoli li ha occupati. Penso, insomma, che le ragioni di un successo vadano sempre ricercate oltre i ruoli istituzionali che ricevono il mandato elettorale, mentre le radici dei propri errori vanno individuate esclusivamente all’interno del gruppo che governa.

Per ragioni di coerenza politica e di affetto, non politico, voterò alle prossime elezioni Marco Pierini, figlio di una famiglia storica di Ladispoli, autore di passaggi politici coraggiosi, che forse alcuni hanno dimenticato, persona onesta e competente, unitamente ad altri amici consiglieri con i quali abbiamo fatto un percorso insieme negli ultimi anni. Ma ho grande rispetto per le altre compagini politiche che si stanno organizzando o riorganizzando, per le tante persone preparate e oneste che intravedo in altre forze politiche, per i molti amici che non riescono a perdere la passione per l’attività politica.

E’ tempo, infine, sui contenuti o sui profili di politica più urgenti, locali o di interesse generale – nel rispetto di chi la pensa diversamente dal sottoscritto – di usare grandi energie politiche verso gli ultimi ed i penultimi, di ritrovare equilibrio alle vistose diseguaglianze sociali, di operare per un serio riequilibrio della ricchezza, di gridare con più coraggio il no alle guerre, di tirar fuori la vera anima per e dentro la politica, cioè la mediazione per alcune etiche private e produrre etiche condivise, di curare meglio l’ambiente della nostra città, più di quanto abbiamo fatto e personalmente ho fatto, manutenere meglio la nostra città, trovare più tempo per ascoltare i cittadini, intercettare meglio i fondi comunitari per progettualità comprensoriali (nello spirito delle normative di accesso ai fondi comunitari), curare meglio i rapporti con la carta stampata e con il mondo giornalistico in generale, difendere sempre la nostra città, riconoscere di più i propri errori ed aver più fiducia in chi la pensa diversamente. L’altro, chi nel tempo ci ha criticato, spesso è stato ascoltato perchè aveva idee migliori: per orgoglio non siamo stati trasparenti. Ma di tanta gente che non sta dalla tua parte ci si può fidare. Veramente in questo, tutti, nessuno escluso, possiamo migliorare.

Pubblicato martedì, 6 Giugno 2017 @ 08:16:01     © RIPRODUZIONE RISERVATA