Differenziata a Parco Leonardo: le osservazioni del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino • Terzo Binario News
Parco Leonardo

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Riceviamo e pubblichiamo – Dopo lunghi mesi di attesa e il susseguirsi di annunci il Sindaco ha finalmente emesso ben due ordinanze per riavviare finalmente il servizio di raccolta differenziata porta a porta nei quartieri di Parco Leonardo e Pleiadi, che per primi, nel novembre 2012, abbandonarono il sistema dei cassonetti stradali. Fino a qui tutto bene!

Quel passaggio al porta a porta in realtà, partito male con Canapini e proseguito peggio con Montino, nei fatti non decollò mai, tant’è che oggi queste due ordinanze più che raddrizzare un servizio deficitario dovrebbero nei fatti istituirlo ed avviarlo. E proprio qui sta il problema! Le cause del fallimento del primo tentativo non ci risulta siano state rimosse ed è quindi possibile che anche questi due provvedimenti non diano i frutti sperati dall’amministrazione e dai cittadini che da mesi vivono sommersi dai rifiuti.

La prima ordinanza è transitoria, durerà dall’ 1 al 30 settembre e riguarderebbe solo il quartiere di Parco Leonardo, toglierà per la seconda volta i cassonetti dalle strade consentendoa i residenti a conferire i propri rifiuti differenziati presso due postazioni mobili in fasce orarie e giorni stabiliti; la seconda ordinanza, la cui decorrenza partirà dal 1° ottobre, coinvolgerà anche Pleiadi e sancirà l’avvio del porta a porta vero e proprio. In questa seconda ordinanza riveste un ruolo fondamentale la capacità organizzativa dei singoli condomini a cui verrebbe lasciato l’onere di reperire i luoghi, le pertinenze interne, facilmente accessibili per gli operatori ATI, dove allocare i mastelli, o altro, che in assenza di postazioni condominiali dovrebbero essere lasciati su strada dalle ore 7.00 alle 9.00 dei giorni stabiliti con obbligo di ritiro dopo al massimo un’ora dal loro svuotamento.

Senza entrare nel dettaglio ci sembra che le due ordinanze presentino almeno tre punti critici che potrebbero, ma speriamo di sbagliarci, vanificare il successo dell’operazione o renderlo estremamente difficoltoso:

1. La comunicazione: ad oggi cosa avverrà il 1° settembre, cioè fra tre giorni, lo sappiamo “io mammeta e tu”, le lettere informative non sono ancora arrivare a casa degli utenti (una parte ancora in ferie) e non sembra sia prevista una campagna di sensibilizzazione mirata alle zone investite dal cambiamento. Per non parlare dei residenti stranieri (la nota informativa forse avrebbe dovuto essere plurilingue, come le istruzioni per l’uso che accompagnano tanti dei prodotti che acquistiamo)

2.Gli Orari: Queste zone si caratterizzano per pendolarismo e bassa stanzialità; la fascia oraria mattutina (dalle 7 alle 10) è esigua, dovrebbe essere allargata in particolare al mattino presto e non dovrebbe prevedere il ritiro del mastello entro un orario definito (chi esce per lavoro o studio di norma rientra nel pomeriggio o in serata e non avrà mai modo di ritirare entro un’ora dallo svuotamento il proprio mastello).

3. I Controlli: come si eviterà il prevedibile fenomeno dell’abbandono dei rifiuti fuori orario (in particolare sera e notte) nei luoghi di raccolta dove si localizzeranno le stazioni mobili? Ad oggi su questo fronte, sia sui rifiuti, ma anche sulla questione dei TIR in Via Tre Denari, la polizia urbana ha brillato per l’assenza e le guardie ambientali si sono perse per strada.

Inoltre la seconda ordinanza relativa al nuovo modello di servizio porta a porta, nonostante abbia il merito di affermare il concetto che non è possibile, funzionale e sostenibile la raccolta differenziata stradale e che i rifiuti devono essere raccolti il più vicino possibile ai punti di produzione (le case), è monca, figlia del mancato accordo con i poteri forti di Parco Leonardo, i proprietari, e che sostanzialmente, fatto salvo il principio generale, passa la palla ai singoli condomini che si dovranno organizzare secondo le loro convenienze e possibilità.

Ci sarà chi implementerà il sistema dei ganci di raccolta del mastelli, chi utilizzerà bidoni condominiali,chi si inventerà altro (e questo sarà l’unico sistema per svincolare la gente dagli orari di conferimento ristretti previsti dall’ordinanza, (dalle 7 alle 9 in questo caso).

Quali sono i tempi che avranno i vari condomini per organizzarsi? Tre giorni prima dell’inizio del mese di transizione e trenta per il definitivo passaggio al porta a porta non ci sembrano tempi adeguati per organizzare le assemblee dei condomini e per l’esecuzione degli eventuali lavori? Probabilmente il mese transitorio si protrarrà ed andrà oltre Ottobre.

Insomma, dopo tanta attesa ci aspettavamo altro genere di intervento: informazione preventiva e capillare, incontri con la cittadinanza, accordi con i condomini e con la proprietà… invece Caltagirone, il padrone di Parco Leonardo, ancora una volta sembra aver messo sotto scacco il nostro Comune con i suoi niet. Intorno ai rifiuti girano milioni di affari e malaffari che un ciclo virtuoso, rispettoso dell’ambiente e della salute, farebbero crollare in poco tempo.

Se la nostra approssimata lettura della situazione si rivelasse esatta chiediamo ai nostri esasperati concittadini di non pensare mai che la raccolta differenziata porta a porta sia un sistema complicato ed irrealizzabile, troppi esempi di buon funzionamento potremmo portare a sostegno di questo sistema di raccolta, ma è la sola via d’uscita possibile, fra l’altro prevista ed imposta per legge, nazionale ed europea.

Pubblicato venerdì, 29 Agosto 2014 @ 09:03:48     © RIPRODUZIONE RISERVATA