Riceviamo e pubblichiamo – Ieri, 11 ottobre 2014 ha avuto luogo, nella cittadina di Cerveteri, l’annunciato corteo di protesta contro la ipotizzata riapertura della discarica di Cupinoro. Molti i Comitari e le Associazioni rappresentati, con una presenza corposa che si è attestata intorno alle 600 persone, le quali hanno sfilato pacificamente con slogan, cartelli e striscioni, atti a sensibilizzare l’opinione pubblica contro il pericolo del nuovo polo industriale dei rifiuti che incombe sul territorio. Lo scopo della maggior parte dei comuni interessati e presenti ieri al corteo è quello di scongiurare la riapertura e l’ampliamento dell’area che per anni ha ricevuto i rifiuti di ben 25 comuni e che, con il passaggio all’area metropolitana della capitale, rischia di ricevere anche quelli di Roma, della Città del Vaticano e di altre località della nostra regione. Non ha caso, esiste un progetto commissionato dalla Bracciano Ambiente, che triplica l’attuale spazio esaurito della vecchia discarica, arrivando ad ampliarlo fino a 5 milioni di metri cubi.
[nggallery id=246]
Ricordiamo che il presidente del Consiglio Renzi, nel giugno scorso, aveva espresso parere favorevole alla riapertura e ampliamento della discarica di Cupinoro, situata tra Bracciano e Cerveteri, dietro richiesta del presidente della Regione Lazio Zingaretti e del sindaco di Bracciano Sala. Non è dato sapere da che cosa sia mosso questo parere, quale sia l’interesse generale che lo giustifica, sia tecnicamente, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale-agricolo-paesaggistico-economico. Ricordiamo che il Ministero dei Beni Culturali aveva invece negato l’Autorizzazione d’Impatto Ambientale, che di fatto salvaguarda il territorio della Tuscia Romana, a nord di Roma e tra il litorale e l’entroterra del viterbese.
La discarica di Cupinoro è oggetto anche di indagine da parte della Procura di Civitavecchia, la quale ha iscritto nel registro degli indagati l’amministratori unico Marcello Marchesi e altri dirigenti della Bracciano Ambiente, la società pubblica partecipata della cittadina lacustre. Proprio ieri sera Marchesi ha dichiarato al TGR Lazio che i Comitati attualmente non si pongono il problema di dove finiscano i loro rifiuti, i quali anziché a Cupinoro, vanno a Viterbo e ad Aprilia, senza risolvere il problema. Noi Comitati rispondiamo che questo succede perché i comuni non hanno ancora individuato il loro proprio sito provvisorio, ognuno per suo conto, dove depositare, non il tal-quale, ma il non-recuperato, la minima frazione di indifferenziata rimasta dopo aver differenziato tutto il resto grazie a una raccolta porta a porta vera.
Assente ieri la maggior parte delle rappresentanze istituzionali, salvo una delegazione del comune di Ladispoli e alcuni esponenti dei partiti locali. Unico sindaco partecipante, quello di Cerveteri, Alessio Pascucci, il quale ha confermato la volontà di ricorrere al TAR contro la decisione della presidenza del Consiglio. Scarsa, e lo diciamo con rammarico, la partecipazione dei singoli cittadini. Su questo aspetto, indubbiamente, i comitati dovranno lavorare ancora molto con la loro capillare opera di informazione per raggiungere anche coloro che ancora esitano. Sono determinati a non fermarsi, anche attraverso il loro ricorso al TAR, affidato all’avv.Michele Greco.
I Comitati ringraziano tutti coloro che con la loro presenza e partecipazione al corteo hanno contribuito alla sua realizzazione. La risposta dei cittadini e delegazioni provenienti dai vari comuni è stata chiara e compatta verso quelle istituzioni che vorrebbero scavalcare la volontà popolare per distruggere il nostro territorio. Un grazie di cuore a tutti quelli che ieri c’erano.
La prossima manifestazione è prevista nei primi di novembre alla Pisana, sotto la sede del Consiglio della Regione Lazio, insieme con gli altri comitati della zona Est, Sud e Nord di Roma.
Assemblea dei ComitatiUniti in lotta contro Cupinoro di Cerveteri-Bracciano- Ladispoli-Manziana- Fiumicino