Burrasca in porto. La guardia costiera interviene per garantire la sicurezza delle navi • Terzo Binario News

vento burrasca maltempoIn previsione dell’atteso e violento mutamento delle condizioni meteo marine, poi puntualmente verificatosi, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera – di Civitavecchia ha costantemente monitorato la situazione delle unità in sosta nel porto di Civitavecchia, al fine di verificare l’assenza di potenziali pericoli per gli equipaggi, lavoratori portuali e per le strutture portuali stesse.

Già nella tarda serata di mercoledì, è stato imposto alla nave carboniera “Ningbo Sea Lion”, ormeggiata presso la banchina di Torre Valdaliga Nord, di sospendere le operazioni commerciali e lasciare precauzionalmente l’ormeggio.

Alle prime luci dell’alba, poi, il repentino peggioramento delle condizioni meteo marine che ha investito la costa tirrenica settentrionale, con raffiche di burrasca e venti fino a 60 nodi, ha provocato la rottura dei cavi d’ormeggio della nave “Cap Spencer”, portacontainer di bandiera liberiana, che si trovava ormeggiata al molo 25 Nord del porto.

Gli immediati contatti tra la sala Operativa della Guardia Costiera ed il Comando di bordo hanno consentito di disporre il pronto intervento di due unità dei rimorchiatori che hanno assistito in pochissimi minuti la nave evitandone una pericolosa deriva. Unitamente alla preziosa opera dei piloti e degli ormeggiatori, l’unità è stata velocemente messa in sicurezza, stabilendo quindi di farla uscire dal porto per stazionare in “drifting” nella rada, al fine di evitare eventuali ulteriori difficoltà provocate delle persistenti sfavorevoli condizioni del vento.

L’episodio ha evidenziato, oltre l’indubbia professionalità degli operatori portuali di Civitavecchia, il perfetto connubio tra l’Autorità Marittima ed i servizi tecnico-nautici operanti in porto che, venendo coordinati dalla Capitaneria di Porto, anche in questa occasione hanno saputo rapidamente far fronte all’emergenza in maniera pronta ed esemplare, evitando più gravi conseguenze considerando anche le grandi dimensioni della nave interessata (oltre 40.000 tonnellate di stazza lorda)

Ancora un volta, quindi, il cosiddetto “sistema porto” ha dato ulteriore dimostrazione di funzionare come un unicum in grado di assolvere alle più difficili situazioni e garantire il mantenimento dei più elevati standard di sicurezza nell’ambito portuale.

Pubblicato giovedì, 5 Marzo 2015 @ 15:52:32     © RIPRODUZIONE RISERVATA